Il Trinidad Moruga Scorpion è così chiamato in onore del distretto della Repubblica di Trinidad e Tobago di cui è originario. Questo peperoncino della specie Capsicum chinense è stato detentore del record per la maggior piccantezza, guadagnandosi la medaglia d’oro del Guinness per l’anno 2011.
Il peperoncino Trinidad Moruga Scorpion è quindi uno dei più piccanti al mondo, anche se oggi non detiene più il record, essendo stato superato. Esiste oltre alla classica varietà a buccia rossa, anche lo Yellow Moruga, di un giallo intenso.
Andiamo dunque a scoprire le caratteristiche di questa prelibatezza da maneggiare con cura.
Peperoncino Trinidad Scorpion: le caratteristiche
L’isola di Trinidad si trova al largo delle coste del Venezuela, in una fascia climatica caraibica che offre le migliori condizioni per la coltivazione di questi frutti dalla forma peculiare: definita “a lanterna”.
La superficie irregolare del peperoncino Trinidad Moruga richiama in realtà gli accostamenti più diversi, in virtù dell’irregolarità della sua superficie. Se anche è difficile riconoscere il profilo di uno scorpione nel suo aspetto, quel che è certo è che il sapore bruciante di questi peperoncini ne ricorda la puntura, una sensazione gustativa impossibile da dimenticare.
Ricchi di vitamina A, questi peperoncini non hanno soltanto un sapore urticante: il primo impatto con la loro polpa imprime una sensazione fruttata al palato, che si ripresenta poi al termine della degustazione.
Vi sono lievi differenze tra i cultivar di Trinidad Moruga Scorpion: vediamone un paio.
Trinidad Scorpion rosso
La variante “Red” del Trinidad Moruga Scorpion è la più nota e comune: caratterizzata da un colore rosso brillante una volta giunta a maturazione, ha una piccantezza aggressiva, che colpisce subito le papille gustative, con una notevole persistenza.
Anche avendo perso il proprio record in favore del Carolina Reaper, il Moruga non ha assolutamente nulla da invidiare al rivale: fate dunque attenzione a maneggiarlo e ad utilizzarlo in grandi quantità, perché il suo contenuto in capsaicina non perdonerà distrazioni!
Yellow Moruga: il Trinidad Scorpion giallo
La variante “Yellow” del Trinidad Moruga Scorpion è una festa per gli occhi: solare, vivace e luminosa, rallegra l’ambiente in cui è coltivata, sviluppando foglie color verde chiaro e frutti tra il verde e il giallo acceso, in dipendenza dal grado di maturazione.
Quando il frutto viene lasciato sulla pianta oltre il raggiungimento delle prime sfumature di giallo, possono presentarsi anche sbuffi di colore più acceso, aranciato: il tutto a partire da minuti e delicati fiori bianchi, tipici della specie chinense.
Grado di piccantezza
Prima del marzo 2011, il record di peperoncino più piccante al mondo spettava al Naga Viper di Gerald Fowler, coltivatore britannico che fece raggiungere all’esemplare valutato il valore di 1.382.000 SHU (Scoville Heat Units, l’unità di misura della Scala Scoville).
Con l’arrivo della primavera, tuttavia, tale record mondiale fu battuto dal Trinidad Moruga Scorpion “Butch T”, varietà candidata da Butch Taylor e Marcel de Wit, il cui quantitativo di capsaicina fu misurato in 1.463.000 Scoville Units.
Per comparare il Trinidad “Butch T” al Carolina Reaper, si consideri che quest’ultimo ha raggiunto l’incredibile risultato di 1.541.183 SHU di capsaicina!
Il Moruga da record è stato coltivato in Australia, da “The Chilly Factory”: è da notare che quello del record di piccantezza non è un semplice premio al merito, ma anche una notevole fonte di guadagno per le farm che forniscono i semi della varietà incoronata dal GWR.
Subito dopo il raggiungimento del Guinness, infatti, soprattutto nell’era dei media e della notorietà digitale, i peperoncini da record diventano un mitico oggetto del desiderio, varietà da assaggiare almeno una volta nella vita o da tenere in vaso, come piccolo orgoglio da terrazzo di cui raccontare la storia.
Caratteristiche della pianta e coltivazione
Nel nostro Paese, le piante di Trinidad Moruga Scorpion possono crescere all’aperto nei periodi dell’anno in cui il clima è favorevole. Ricordiamo che questi peperoncini sono originari di un’area caraibica, le temperature che si registrano nella nostra penisola non sono immediatamente compatibili con quelle tropicali.
Nei nostri climi si coltiva il Moruga come pianta annuale, ed è utile cominciare presto la coltivazione, con semina in semenzaio e magari una grow box.
Al Nord d’Italia possiamo ricorrere alla coltivazione in vaso, creando per la pianta una zona dalle condizioni ottimali: calda al punto giusto (sempre sopra i 15°C), illuminata a dovere, predisposta con le accortezze necessarie per evitare il ristagno d’acqua o la carenza di nutrienti.
Nel caso in cui si vogliano mettere a dimora più piantine in uno stesso spazio (ad esempio, una serra), si ponga attenzione al portamento arbustivo dei peperoncini nel calcolare le distanze tra un esemplare e l’altro.
Conservare il peperoncino Trinidad Scorpion
Per l’utilizzo in cucina, il Trinidad Moruga Scorpion è generalmente preparato sotto forma di polvere, olio piccante o paté, per consentirne la conservazione a lungo termine.
L’essiccazione è il metodo più comune per preservare i peperoncini, specie nel caso in cui si tratti di frutti particolarmente carnosi e ricchi di polpa; per essiccare questa varietà di Capsicum chinense, si consiglia di utilizzare un forno al posto del classico metodo di rimozione dell’umidità tramite esposizione al sole su carta assorbente.
Per la conservazione sul breve periodo, sarà sufficiente riporre i frutti appena colti nello spazio riservato a frutta e verdura all’interno dei nostri frigoriferi, avendo cura di controllare le condizioni del frutto con il passare del tempo: di norma, sarà possibile lasciar passare fino a qualche settimana prima di notare un cambiamento nelle proprietà organolettiche del peperoncino.
Il consiglio che ci sentiamo di darvi, tuttavia, è quello di decidere nel corso della maturazione dei frutti il loro destino, in modo tale da sapere già come gestirli una volta spiccati dalla pianta.
Articolo a cura di Chiara Tomasella