Oggi parliamo di come far germinare i semi di peperoncino nel migliore dei modi, in particolare vi presento il “metodo scottex”, un sistema semplice ed efficace per recuperare tempo e spazio.
La guida dedicata alla semina dei peperoncini ha illustrato il metodo tradizionale per far germogliare il seme ponendolo in un vasetto riempito con terriccio e mantenuto molto umido, questo “germ box” il sistema classico ed anche quello più usato in assoluto.
Con lo scottex possiamo far nascere le nostre giovanissime piantine più rapidamente, ottenendo un maggior controllo.
La germinazione dei semi sullo scottex
Molti si ricorderanno di aver imparato a scuola come si fa germogliare un seme in un batuffolo di cotone inzuppato d’acqua: il Metodo Scottex si riferisce allo stesso principio. Ne migliora l’aspetto funzionale, consentendo una migliore gestione dei tempi e dello spazio a disposizione.
Che differenza c’è tra la germinazione nel terriccio e quella nello scottex?
Nessuna, il seme germoglia allo stesso modo, è il supporto che cambia notevolmente, in questo caso si usano fogli di carta Scottex, che possono essere collocati facilmente in un luogo caldo e luminoso occupando uno spazio minimo. Quindi si presta al meglio per la germinazione casalinga.
Non sarà difficile trovare in casa la fonte di calore adatta (la zona superiore di un PC nella zona dell’alimentatore o il modem ad esempio) dove disporre i semi a germinare. In questo modo non servirà un tappetino riscaldante apposito.
Non si deve esagerare con la temperatura, 28-30°C vanno benissimo, oltre si rischia di far “cuocere” i semi.
L’aumento di calore, assieme all’utilizzo della camomilla, ridurrà notevolmente il periodo di germinazione dei semi di peperoncino rispetto ad un GermBox privo di elemento riscaldante.
Attenzione che la pianta non potrà crescere sul supporto di Scottex, non appena le prime due foglioline embrionali dette cotiledoni inizieranno a crescere si dovrà togliere la piantina dallo scottex ed interrarla nel modo tradizionale per continuare la sua crescita.
Il metodo risulta tanto più conveniente tanto più i tempi di germinazione della varietà sono lunghi, come succede per talune varietà di capsicum pubescens o di capsicum frutescens che richiedono 20 o più giorni prima che spunti il germoglio.
Un altro vantaggio consiste nel non occupare spazio nel GermBox per tempi lunghi lasciandolo a disposizione per altre coltivazioni. La realizzazione pratica poi è estremamente facile ed economica.
Con la semina tradizionale nel terriccio non è possibile stabilire se la germinazione sia in corso oppure no, non si sa mai se il seme è in buona salute o tende a marcire, se stato interrato troppo, o troppo poco, se il terriccio è troppo bagnato o troppo poco e si resta in “trepidante attesa” senza aver modo di intervenire. Con questo sistema invece tutto è visibile e sotto controllo.
Il Metodo Scottex è poi estremamente utile quando si vuole testare la germinabilità di un particolare lotto di sementi di peperoncino piccante prima di procedere alla semina vera e propria.
Vantaggi del metodo scottex
In sintesi ecco i vantaggi:
- Minor ingombro di spazio. Facilità di collocazione in casa rispetto a un germ box.
- Riduzione dei tempi di germinazione, grazie al calore costante che possiamo generare facilmente.
- Controllo visivo del processo di germinazione del seme. Ottimo per fare test su semi vecchi o particolarmente difficile.
- Riduce l’ingombro del semenzaio.
Mettere i semi nella camomilla per 24/48 ore
Non tutti lo sanno, ma la camomilla, usata come infuso, è utile per disinfettare i semi ed ha la proprietà di ammorbidire il tegumento (la scorza protettiva che ricopre il seme) e stimolarne la germinazione.
Il suo utilizzo per il trattamento delle sementi risale a tempi antichissimi ed è stato scientificamente comprovato, la tecnica viene oggi denominata “Osmopriming“. Dovrete preparare dunque un infuso di camomilla non esagerando con la quantità di acqua, un bicchiere per una bustina di camomilla è la dose consigliata.
Una volta preparato l’infuso metteteci a bagno i vostri semi per un minimo di 24 ore, maggiore sarà il tempo e migliori saranno i risultati ma oltre le 48 ore è inutile andare.
Questa tecnica consente questi vantaggi:
- Ottenere una germinazione rapida (in media 4-6 giorni).
- Registrare un notevole aumento della percentuale di germinazione.
- Avere maggiore uniformità nei tempi di germinazione, cioè i semi germoglieranno a distanza di tempo ravvicinata e non più a vari giorni di differenza l’uno dall’altro.
- Ridurre il fenomeno dei cotiledoni imprigionati del seme (che vedremo più avanti).
Al posto della camomilla si possono usare soluzioni con sale da cucina o altri sali (non mi risulta però che si siano ottenuti risultati migliori), in questo caso si devono lavare accuratamente i semi perché residui di sale possono danneggiare i nuovi germogli e le loro radici.
Realizzare lo Scottex Box
Quello che ci serve è una piccola scatoletta di plastica rigida e trasparente, dotata di coperchio.
Per 7-8 semi possiamo usare una scatoletta piccola, da 7×7 cm altezza 3.5 cm, se prevedete di utilizzare un numero maggiore di semi ci vorrà una scatola di dimensioni maggiori.
Quasi sicuramente ne avete in casa una simile, in caso contrario, la prossima volta che visitate un supermercato potrete trovare una infinità di prodotti che adottano confezioni di questo tipo.
Vi consiglio di stare su forme quadrate o rettangolari e non tonde che rendono più difficile il ritaglio dello scottex che vedremo in seguito.
Forare il Coperchio
Per una corretta germinazione il seme necessita di umidità, luce e calore ma anche di aria. In un ambiente privo dell’ aria necessaria i semi invece di germogliare, ammuffiscono e marciscono.
Non troppa aria però in quanto troppa aria farebbe diminuire in breve tempo l’umidità presente nel nostro Scottex Box.
Bisognerà dunque praticare sul coperchio alcuni forellini di diametro 4-5 mm disponendoli uniformemente sulla superficie del coperchio.
La foto mostra il coperchio nel sono stati eseguiti 8 fori, questo è solo un esempio, quantità e diametro dei vori possono essere variati a piacimento, non partite comunque con una quantità eccessiva di fori, questi potranno essere praticati in seguito osservando il comportamento dello Scottex Box.
Ritagliare lo Scottex
Di carta da cucina, comunemente denominata Scottex, ne esistono una moltitudine di tipi prodotti da diverse case. Non tutte hanno le stesse caratteristiche, molte sono “gonfiate” con un procedimento meccanico al fine di ingannare l’acquirente mostrando un volume notevole con il minimo indispensabile di materia prima.
Si differenziano inoltre per robustezza e resistenza, una caratteristica importante ai nostri fini oltre quella di non deformarsi oltremodo quando viene a contatto con un liquido. Vi sono poi carte molto robuste e compatte a base di cellulosa, questa categoria di prodotti va sotto il nome di PannoCarta.
Il PannoCarta, pur essendo compatto e robusto, presenta però un problema: quando il seme germoglierà le piccole radichette inizieranno a svilupparsi intricandosi nella trama del supporto. Quando sarà il momento di travasare la piantina se verrà usato un normale “Scottex” ben bagnato, non sarà un problema districare le radici da esso mentre col PannoCarta, nel tentativo di estrarre la piantina, sarà estremamente probabile spezzare le tenere radici.
Non sono consigliate le carte stampate a colori con motivi di vario genere, i disegni ed i colori confondono la vista quando si sta osservando il seme in germinazione.
Misureremo dunque le dimensioni interne del nostro contenitore e ritaglieremo una decina di fogli di dimensioni leggermente inferiori (considerando che comunque tutte le carte di questo tipo tendono ad aumentare le proprie dimensioni quando vengono in contatto di un liquido) in modo che si adattino al fondo della scatola rimanendo bene distesi.
Non resta che disporre sul fondo i nostri semi di peperoncino lasciando loro lo spazio necessario per la futura crescita.
Irrigazione Quanto Basta
Va aggiunta ora dell’acqua possibilmente poco calcarea in quantità tale che gli strati di scottex ne vengano completamente inzuppati.
Probabilmente rimarrà dell’acqua stagnante in eccesso che andrà rimossa utilizzando un pezzo di scottex.
E’ molto importante che lo strato di scottex sia ben impregnato ma non fradicio ed i semi di peperoncino non navighino nell’acqua ma assorbano lentamente e con continuità l’umidità presente per capillarità.
Troppa umidità fa aumentare il rischio di marcescenza del seme a causa di funghi, muffe e batteri ma l’utilizzo della camomilla che possiede una leggera acidità contrasterà questa tendenza.
Il Calore, la Luce e la Condensazione
Bisognerà trovare una fonte di calore vicino alla quale andrà collocato il nostro Scottex Box ad esempio la zona superiore di un PC nella zona dell’alimentatore oppure il discreto calore prodotto da un termosifone.
Durante il periodo della germinazione cioè dal momento della semina al momento in cui la plantula emette i cotiledoni, il fattore ambientale predominante e’ il calore. Una germinazione veloce si ottiene con temperature intorno ai 28-30 gradi 24 ore su 24.
In questa fase la luce serve (al buio pesto non nasce nulla) per informare l’organismo nascente sulla strada giusta per raggiungere la superficie. Non serve alla sintesi clorofilliana in quanto quest’ultima non e’ ancora iniziata. La germinazione dunque avviene con successo anche con una quantità di luce non elevata quale la luminosità ambientale di una stanza del vostro appartamento.
La formazione di condensa sulle superfici interne del box indicherà che le cose stanno procedendo nel modo corretto, dovete però tenere sottocchio il vostro ScottexBox in quanto l’acqua attraverso il fori se ne va per evaporazione.
La condensa diminuirà progressivamente e si dovrà intervenire con un rabbocco prima che lo strato di Scottex si asciughi completamente, bastano infatti pochi minuti per far morire di sete un seme di peperoncino che sta germogliando.
I semi iniziano a Germogliare
Se non sono stati commessi grossi errori dopo qualche giorno i semi inizieranno a germogliare. Nella foto si può notare come non tutti siano allo stesso stadio di crescita. Il fattore predominante di tale situazione è lo spessore e la consistenza della cuticola (la scorza) che riveste il seme, tanto maggiore sarà lo spessore, quanto più tempo sarà necessario perché l’umidità lo ammorbidisca.
Interessante anche notare il germoglio al centro del contenitore. L’apice della piantina con le prime due foglioline stanno crescendo dentro di esso ma non hanno la forza di far aprire il seme stesso e di liberarsi.
Se tale situazione dovesse permanere per più di un paio di giorni, le foglie marciranno e la piantina di conseguenza morirà. Si può tentare di liberare il germoglio dalla cuticola tenendo quest’ultima ben bagnata e, stringendo il seme sui bordi con una pinzetta, cercando delicatamente di farlo aprire e sollevandolo liberare le foglioline imprigionate, oppure trapiantare subito mettendo il germoglio sotto terra.
L’operazione è molto delicata ma con un pò di esperienza e molta attenzione risulta possibile.
Se tale inconveniente dovesse ripetersi frequentemente per qualche particolare seme significa che esso ha una cuticola particolarmente spessa o indurita. E’ il caso allora di far precedere alla semina un bagno “ammorbidente” come descritto all’inizio di questa guida.
Il metodo scottex risulta particolarmente efficace con i semi della specie capsicum pubescens (nella foto 3 semi di Red Rocoto appena germogliati). Tali semi, oltre ad avere la particolarità di essere neri, hanno una cuticola particolarmente spessa e grossolana ed impiegano per germogliare da 2 a 3 volte il tempo necessario ai semi delle altre specie.
La loro semina col metodo tradizionale nel terriccio ha spesso risultati negativi a causa dell’umidità insufficiente. Nella nostra scatolina invece sono visivamente sotto controllo ed avendo l’accortezza di tenerli sempre ben bagnati, si possono raggiungere percentuali di germinazione vicino al 100%.
Da notare inoltre un altro accorgimento valido sia per questi che per tutti gli altri tipi di seme: ognuno poggia su di un separato strato di scottex; in questo modo si evita che le radici di un germoglio si intreccino con quelle del germoglio vicino rendendo problematico in seguito il trapianto senza rovinare l’apparato radicale delle piantine.
I neo-peppers si potranno trapiantare nei vasetti col terriccio appena germinati, cioè alla prima comparsa della radice, come si vede nella foto, e senza attendere che compaiono le foglie. In questo modo, con ogni probabilità il guscio del seme si staccherà da solo ancor prima che il germoglio spunti dalla superficie. Andrà preparato il vasetto con del buon terriccio privo di grumi (terriccio da semina) possibilmente in contenitori di torba del tipo Jiffy che hanno la caratteristica di assorbire e mantenere l’umidità. Una volta riempiti per bene col terriccio i vasetti vanno posti in una bacinella con dell’acqua ed in pochi minuti, per capillarità, assorbiranno una gran quantità di liquido. Dopo averli lasciati riposare per qualche minuto si praticherà una buchetta profonda 1/2cm circa dove collocheremo il nostro germoglio possibilmente con la radice verso il basso. La buchetta verrà quindi riempita con un briciolo di terra onde ricoprire il tutto, ancora qualche goccia d’acqua sopra il germoglio ed il lavoro è finito, il vasetto è ora pronto per la sua collocazione nel Light-Box.
Un piccolo neo del Metodo Scottex è rappresentato dal fatto che le sottilissime radici tendono a penetrare nella trama della carta sicchè si noterà una certa resistenza mentre si cerca di asportare la piantina, piuttosto che rovinare le radici che in questo stadio sono importantissime è meglio ritagliare il pezzo di scottex intorno alle stesse e trapiantare piantina, radici e carta nel terriccio. Essendo quest’ultima biodegradabile “sparirà” in pochissimo tempo.
Conclusioni
Spero che questa guida sia stata di aiuto per la fase della germinazione e della crescita iniziale, senz’altro la più delicata di tutta la vita delle piantine di peperoncino.
Vi consiglio di fare qualche esperimento prima che inizi l’epoca ideale della semina in modo da ritrovarvi in detto periodo con qualche esperienza già maturata.
Quanto proposto non ha la pretesa di essere l’unico metodo valido ma piuttosto un insieme di consigli per ottenere buoni risultati in modo semplice ed economico diretto a coloro che si avvicinano per la prima volta al mondo della coltivazione dei peperoncini.
Buoni germogli a tutti!