Che i frati siano da sempre dediti alla preghiera, alla contemplazione ed anche a lavori di agricoltura lo si sa da sempre. Vivendo in mezzo alla natura, i frati hanno spesso dato origine a ricette e rimedi naturali davvero interessanti. Ma l’ultima trovata dei monaci benedettini di Siloe, nella Maremma Toscana, a Poggi del Sasso, i monaci si sono dati alla coltivazione anche del peperoncino.
In un territorio come quello del Monte Amiata, a Poggio del Sasso, piccolo paesino che ospita il Monastero dell’Incarnazione solamente da qualche anno (venne costruito nel 2005) ci sono i monaci che coltivano i peperoncini e che ci spiegano il perché di questa nuova piccante idea.
La piantagione è curata da Fra Roberto, che è anche responsabile dei peperoncini dei monasteri, assieme a Padre Stefano. Fra Roberto, laureato in ingegneria, spiega che si sono da qualche tempo dati alla coltivazione dei peperoncini, con l’intenzione di curare tutte le varietà di questa pianta e di farla conoscere meglio. Quando si dice ‘peperoncino’, fa notare il Frate, l’idea va subito alla piccantezza, ma non è sempre necessariamente così. Anche i peperoncini sono di diverse varietà e con intensità di gusto e piccante molte differenti fra di loro, in modo tale che non si può generalizzare. Oggi i monaci benedettini coltivano almeno nove tipologie di peperoncini ed hanno aderito ad un progetto di commercio solidale.
Infatti il monastero si occupa di tre tipologie di peperoncini: il giallo di Siloe, che consiste in un mix di peperoncini del Laos e Vietnam, i Colori di Siloe e Terre d’Oriente, provenienti dal sud est dell’Asia. Tutte diverse varietà, con sapori e piccantezza di volta in volta differenti.
I peperoncini poi vengono rivenduti nei supermercati della zona.
Attraverso metodi naturali, con lentezza e tanto rispetto della natura, in modo artigianale, i peperoncini dei monasteri vengono preparati, coltivati, tritati e quindi confezionato dentro piccoli vasetti di vetro con un sigillo rosso con la scritta Siloe. Tutti i peperoncini dei monaci sono dotati di certificati biologici che ne attestano la genuinità; infatti vengono prodotti con metodi naturali, nel rispetto dei tempi della natura.
Il Monastero, oltre a occuparsi per mezzo dei monaci di attività legate alla natura (e da qualche tempo, anche ai piccanti ospiti dell’orto) ospita anche delle persone che vogliano condividere, anche per periodi brevi, la loro vita semplice ed essenziale, a contatto con la natura e con il senso profondo del tempo.